giovedì 20 dicembre 2012

PENTITEVI !!!

Ed eccoci alla resa dei conti.
Il sesto giorno del riposo è alle porte: laviamoci la coscienza con un veloce pentimento e affrontiamo la tanto attesa fine della civiltà umana a testa alta e colmi di fiducia.
Con l' attenzione sempre tesa all' estremo càndàun, ecco alcuni pratici consigli:
Naturalmente non pagare nessun debito prima del 22 dicembre e non fare prestiti ad alcuno prima di tale data.
Astenersi dall' acquistare prodotti facilmente deperibili, come il pesce, perchè risulta più facile che vadano a male velocemente, dopo essere stati esposti a calore intenso o varie forme di radiazione.
Bene sott' acqua.
Non cedere alla tentazione di prestare le cose e non fare il pieno all' auto.
Ma è possibile salvarsi? per non farci sorprendere, esaminiamo le varie eventualità.

Tsùnami planetario.
Procuratevi subito delle camere d' aria, meglio dei canotti, gonfiateli e teneteli a portata di mano: sul divano, in cucina, vicino al letto, in macchina ..
Gonfiateli con cura perchè quell' aria potrà essere preziosa se vi trovate in balìa di sconquassanti flutti che non accennano a cessare.
Nel marsupio metteteci l' essenziale: una garza, un cortellino, del pane azzimo, della carne secca, il malox, Ago, filo di nàilon e qualche amo dato che, se ce la farete, per un po' mangerete pesce che potrete pulire col cortellino.
Ricordatevi che, il più delle volte, lo tsùnami colpisce per prima la costa e chi abita vicino al mare, ne tenga conto.

Meteorite gigante, planetario.
Gli scienziati ascludono una prossima collisione con un corpo celeste in grado di agire su tutto il pianeta in modo deleterio. Ma le simulazioni effettuate non bastano ad esaminare tutte le possibili interazioni tra tutti i corpi alla deriva nello spazio e il complesso sistema delle forze di gravità della Terra e della situazione.
Una collisione con un asteroide di tremila metri di diametro, sarebbe in grado di fondere l' inrtera crosta terrestre, trasformandola in lava sino al centro del globo.
Niente: saremmo tutti fottuti e nel marsupio ci metterete alcol ed ogni tipo di droga.
E il malox.

Megacontaminazione globale, planetaria.
Il marsupio come per lo tsunami ma con l' accendino, una saponetta ed una borraccia piena (devessere un buon marsupio).
Cercate rifugio sottoterra, prediligendo le zone urbane o tropicali.
Più andrete in profondità e più sarete
al sicuro. Percùi potrebbe essere utile un comodo piccone portatile.
Preparatevi ad una paziente attesa in caso di contaminazione chimica o batteriologica e lunghissima in caso di contaminazione radioattiva o glaciazione (contaminazione da ghiaccio).

Invasione aliena planetaria.
Armiamoci sino ai denti e rifugiamoci in cantina con cibarie e il marsupio della megacontaminazione.
Lì, attenderemo di capire le intenzioni di questi signori venuti dallo spazio. Se esse ci appariranno pacifiche e solidali, ci sentiremo comunque una merda perchè ci faranno senz'altro pesare la loro superiorità tecnologica. Nel marsupio metteremo quindi anche degli antidepressivi e le chiavi della macchina: per l' autostima.
E poi non ve la ciulano.
Se invece le intenzioni riguardano il nostro annientamento anche fisico, prepariamoci ad un furioso sterminio perpetrato con armi termiche, chimico-genetiche e, sicuramente, missili a ricerca psichica aizzati da blindonavi pressocchè invulnerabili.
La cosa migliore da fare è rifugiarsi occultatamente, senza farsi localizzare e fondare una civiltà clandestina che vive e si sviluppa ben celata in tutti quei segreti meandri sotterranei che riuscirete a procurarvi.

Non succede un cazzo.
Tanti sono anche i sostenitori di questa tesi. Questi si scontreranno però con tutti gli eraquellisti che cercheranno di attribuire a certi eventi il destinatario della profezìa.
Preparate sapientemente il pesce se lo avete acquistato o pescato, iniziate a pagare i debiti e, se vi và, prestate pure le cose. Fate subito il pieno all' auto: tutta la popolazione mondiale  tirerà un sereno sospiro di sollievo, quindi al più presto aumenterà il costo dei carburanti
Ricordiamoci inoltre di conservare il nostro bel marsupio in un panno morbido e benriporlo, pronto all' utilizzo ne...
La Prossima Occasione.

giovedì 29 novembre 2012

ILVA(so) che trabocca

E anche la Natura ci mette il becco: incombe facendo notare l' innegabilità della sua presenza.
Con una sin troppo cinica tromba d' aria sferzata sull' area più problematica del momento, Gaia ci fa capire cosa significa "sostenibile", anche se con assurdi sacrifici umani ed ambientali.
Gli elementi hanno carta bianca sul territorio, preparato o impreparato che sia e la Comunità Umana ha il preciso dovere di insediarsi sempre in maniera assolutamente compatibile e sostenibile, senza conseguenze per niente e per nessuno, qualora le gambe dovessero finire all' aria.
Nuova era? nuovi temi? problematiche moderne?
'Sto grappolo-genitale!!
Già negli anni '70, del secolo scorso, quando le giornate di Sesto San Giovanni venivano scandite dal suono della sirena delle acciaierie
e quando il più autorevole rivendicatore delle politiche eco-sostenibili era Adriano Celentano,
già allora gruppi come Falk, Breda, Pirelli, Marelli, Eccetera investivano decine di miliardi di calde £ire nell' ammodernamento degli impianti e con l' installazione di immani sistemi depurativi, di sicurezza e di smaltimento, oggi reperti archeologici  ma rivoluzionari per l' epoca e considerati un passo indispensabile al sano decorso dell' attività. Era un Paese che produceva e voleva (ingenuo) continuare a farlo.
Si guardava mezzo secolo avanti oppure è adesso che stiamo cent'anni indietro!?
E se il problema vero fosse la posizione geografica?
Bhè, forse è troppo comodo, se non ridicolo, puntare il ditino addosso a Vendola, presidente della regione interessata da ben due legislature non sufficienti, però, a risalire tutta la tempesta.
Così com'è pure impossibile negare che il Sud dell' Italia sia uno di quei sud, più sud di tutti gli altri.
Là dove lo Stato è un fantasma che ogni tanto appare, nella terra dove regnano calore, luce, mare, amore e carboidrati, nel luogo in cui collettività è una fornitura di cravatte,
in cotanto paradiso, il grande assente è sempre stato il comune senso del Popolo-Squadra, una comunità mobilitata a se stessa a tutto vantaggio dell' individuo; sentimento che vive in quei posti dove ci si vanta di pagare le tasse anzichè vergognarsene credendosi meno furbi; in quei luoghi dove un contributo, verso gli altri e verso l' ambiente, non è considerato energìa buttata ma un serio investimento.
Dove ogni dirigente non dorme la notte per pensare all' efficienza e non al maggior fottimento col minimo spostamento.
La rivoluzione in una politica che sarà nuova perchè esigerà un Popolo Nuovo.
Basterebbe controllare: nuovo film, nuova scenografia, nuovi attori, nuovi autori.

Piove: Governo Acqua!

giovedì 8 novembre 2012

Governatore? No, grazie.

[di S.W.Arillotta]

Non abbiamo bisogno di un “Governatore” ma di un Presidente di Regione. In questi giorni di silenzio ragionato pre-primarie o non, giochiamo all’identikit del possibile vincente in Regione Lombardia riflettendo con la testa degli elettori.
Scontata la forte astensione che ci si attende, un cenno ai partiti della maggioranza uscente.
Il Pdl è scosso da tremori scissionisti, Formigoni nega la r
ealtà e fa maglioni, Berlusconi candida Maroni. Delusione tra l’elettorato libero del Centro Destra che non individua alcuna proposta alternativa nelle file dei moderati destrorsi.
Il Centro sinistra sorpreso dall’inatteso crollo verticale del “celeste”, non ha un candidato unitario condiviso, non ha un programma condiviso e nemmeno ne parla.
C’è poi chi a sinistra ha paura a candidarsi per doversi poi confrontare con la famigerata “macchina da guerra formigoniana”, i potenti burocrati regionali, gli equilibri stabiliti con un manuale Cencelli ciellino, la rete di vasto potere organizzata dal “Governatore”.
Ma finita l’epoca del sedicente “Governatore” (di nome e di fatto per la verità), è ora di pensare al prossimo Presidente della Regione.
Bisogna partire da qui, bisogna ricordare che di governatori non abbiamo bisogno.
Il modello del “Governatorato” ha recato più danni che benefici, un modello di governo che anestetizza finanche le opposizione e prevede una prassi da Giano bifronte, in aula accondiscendente e super legalista e finanche riformista, tra le quinte “inciuciante” per concedere L'argent de poche ai dissidenti silenziosi.
Bisogna sgombrare il campo dalle macerie.
Serve un Presidente di Regione, un politico con la P maiuscola che sappia gestire una buona squadra di politici esperti delle diverse aree tematiche, quella della Sanità in modo particolare. L’elettorato lombardo, si aspetta oggi un segno di discontinuità per poter andare a votare. Tagliare con le pratiche del passato, vere prospettive di cambiamento.
Non serve rincorrere l’elettorato, le dinamiche sono cambiate e comunque si sbaglierebbe.
Si sbaglierebbe se si scegliesse il candidato della società “civile”, si sbaglierebbe scegliendo il cattolico si sinistra, scelte dimostratesi nel passato foriere di sconfitta. Ricordiamoci di Martinazzoli, Sarfatti, Ferrante. Non perseverare sarebbe meno diabolico.
L’elettorato vorrebbe fare tabula rasa della classe politica, vorrebbe commissariarla.
Serve quindi un Presidente coordinatore un selezionatore politico, come accade per le nazionali di calcio che si differenziano dagli allenatori. Un politico che si faccia garante dei nomi della sua giunta, meglio se individuati prima delle elezioni.

mercoledì 7 novembre 2012

nO bama, no party ..

Consultazione elettronica del Cittadino.

Discorsi e festeggiamenti si susseguono, condivisi sulle niùs, ininterrottamente da 'stamattina-presto, ora italiana. Tutta Italiana è anche la percezione del trionfo di Civiltà e Democrazia che, al di là del (giusto) vincitore, attraversa l' oceano facendo apparire le nostre abitudini elettorali trogloditi costumi di una comunità sottosviluppata.
In un Paese in cui vige una legge elettorale chiamata, con disinvoltura, "Porcata" anche dalle più elevate sedi Istituzionali, siamo quelli a cui suona strano pensare di adeguare ai tempi le modalità della consultazione popolare, trascinandoci in ritardo del solito ventennio su ogni sana evoluzione.
Altro che popolo d' inventori.
Come non far caso alle parole di Obama, nel corso dei torrenziali ringraziamenti, mentre riconosce il supremo valore del voto di ogni cittadino, espresso sia in cabina che in maniera anticipata o telematica "evitando le code ai seggi".
Ma alla frase "..lavoreremo anche per eliminare queste code" è seguita una timida ma eloquente pausa.
La pausa del biricchino che ha già in mente un piano rivoluzionario, del monello che si chiede: "ma nel terzo millennio, si vota ancora con la matitina?".
Nel New Jersey si è potuto votare via e-mail o fax. Ciò non deve assolutamente passare inosservato, anche perchè il voto elettronico potrà assumere svariate forme accessibili da chiunque, ovunque ed in tempo reale. Si darà vita ad una costruttiva ed assidua azione referendaria, anche propositiva, parallelamente ad attività di controllo da parte di una Comunità con tanta sete di trasparenza.
In Italia è attiva da tempo l' e-mail certificata, adottata dall' Amministrazione per comunicare, certificare e notificare ai dipendenti pubblici ed assume il valore di una normale raccomandata. Ministeri come l' Istruzione si avvalgono di portali imprescindibili dai quali ci si inserisce in graduatoria, si partecipa ai bandi e si consultano cud e cedolini di stipendio. Il disoccupato può chiedere il sussidio in sostegno al reddito, esclusivamente per via telematica, tramite il portale dell'INPS.
Ma la sovranità del Popolo si può esprimere anche sfruttando servizi di gran lunga sperimentati come Bancomat o CRS, dando al voto la sostanza di dialogo, decisione e controllo di cui si sente troppo la mancanza.
E allora cos'è che spaventa? il voto di un ex astenuto? l' interesse comune? le proposte dei giovani?


martedì 30 ottobre 2012

Astenuto ti scrivo ..

Caro Astenuto, ti scrivo anche se non stò molto lontano.
Innanzi tutto congratulazioni per la schiacciante vittoria ottenuta in Sicilia: tecnicamente dovreste governare Voi.
Chi ti scrive è contro la politica conosciuta, almeno quanto te e quindi comprendo agevolmente ciò che potrebbe dissuaderti dal Voto, visto come uno spreco di energìa, un dispendio vano, a favore di qualcuno che alla fine ti deve pur sempre comandare.
Ma esiste una politica che non è mantenuta per comandare, quella sostenibile, una politica che gestisce, amministra e controlla, controllata a sua volta dall' utente finale.
Ora, in Sicilia, si è già messa in moto la roulette delle alleanze per la maggioranza al suo governo: tale consuetudine, utile solo a semplificare la vita in quei Gabinetti, dovrebbe essere messa fuori dalla legge e da ogni tolleranza.
Chi viene eletto, deve inquadrare tutto con gli occhi di colui che l' ha scelto e la maggioranza si deve ottenere solo mediando quelle proposte e quelle scelte con un criterio giusto solo per l' unica cosa che tutti gli schieramenti hanno in comune: il Cittadino che li ha votati e sistemati lì.
Le alleanze-a-priori allontanano molto la vita da questo concetto.
Così che La Maggioranza significhi una scelta che vada a genio anche alla maggioranza della popolazione, di ogni Cittadino che ha votato, ognuno a modo suo. Questa è la magia che dovrà compiere la politica.
Stiamo per una politica giocata, così come l' appassionato di calcio, una patitella da giocare o da guardare, se la trova sempre, nonostante gli scandali delle scommesse.
Adesso ti saluto caldamente, da fratello, sperando di vederci ai seggi per qualche partitella; perchè esprimere un voto valido significa esercitare quel diritto che, tra tutti, è costato più sangue ma potrebbe anche essere un dovere nei confronti di chi ci ci stà vicino.
..tante cose, a presto.
 Ago

lunedì 29 ottobre 2012

E che ci'azzecca?

La trasmissione Report (Rai3) ci mostra come anche DiPietro sia un comune mortale che, con dei soldi, ha comprato delle cose.
E' l' ennesimo insulto all' etica e alla morale, 56 tra case, cantine, box e terreni potrebbero risolvere i problemi di sopravvivenza di altrettante famiglie disperate, anche se tutto ciò impallidisce laddove c'è chi ha razziato intere regioni, ministeri, beni pubblici come Istruzione e Sanità, il nostro ambiente, la Costituzione, il Futuro.
Chi ha la saggezza di farlo si indigni con tutte le sue energìe e lo faccia anche lottando per dare sempre più forza a quella che dovrà essere una vera e propria guerra per restituire il rispetto per la volontà di un Popolo che dovrà essere ascoltato sempre di più e che, soprattutto, paga.
Un Popolo che sceglierà da chi farsi amministrare;
Un Popolo che verrà sempre più interpellato, con referendum anche propositivi;
Un Popolo che non terrà, nei suoi tavoli più importanti, dei condannati;
Un Popolo che l' acqua è di tutti;
Un Popolo che se non l' hai capito è contro il nucleare;
E anche contro i soldi pubblici ai partiti, perchè siamo fatti di merda e solo regole forti, giuste, etiche ed eque possono tutelarci dalle debolezze umane di chi ci governa; solo un' Istituzione sana, solida e controllata può far scudo alle immani pressioni esercitate su quelle persone che devono gestire una cosa di tutti: da qualsiasi banca esse provengano.
E ci'azzecca, ci'azzecca.

sabato 27 ottobre 2012

Corruzione imbavagliata

Cosa succederà al giornalista accusato di diffamazione da un personaggio più o meno ambiguo colpito da un articolo scomodo? e al personaggio in questione?
Ciò che il progetto legislativo di questi giorni sta tentando di imporre con un ulteriore bavaglio dell' informazione e della libera espressione, la dice lunga su svariati aspetti molto più imbarazzanti dello stesso personaggio sputtanato.
Il Popolo non ne può più di scandali e corruzione?
Il clima è quello in cui si ipotizza di poter rispondere subito con inserimenti mirati nel recente ddl che vorrebbe regolamentare la politica sporca, poi si privilegia una via politicamente più gestibile, considerati soprattutto gli ostacoli frapposti dal Pdl all' anti-corruzione. La legge va per la sua strada costellata da cauta morbidezza e pacifica prescrizione ma nasce un nuovo provvedimento, mirato sul voto di scambio.
 Nel frattempo, casualmente(?), si va ad operare su ciò che potrebbe essere la reale fonte del problema: l' Informazione.
Sì, perchè se Zambetti va in galera per l' acquisto di voti, il fardello non è solo il suo ma di tutto uno schieramento, un' amministrazione, un' Istituzione. Allora il problema reale è proprio il fatto che la Comunità ne venga informata, e segnalare o denunciare le anomalìe, solo perchè fà notizia, diventa il vero crimine.
E' così che si tutela un Popolo che 'non ne può più di scandali e corruzione'.
Ma perchè una Nazione si dovrebbe mobilitare con provvedimenti urgenti, in difesa di "diffamati", quando una Giustizia può compiere il suo libero corso e la Libertà di Espressione permette un sacrosanto diritto di replica-a-tono?
In un regime in cui si censura anche lo spettacolo (perchè la tv è spettacolo, non scordiamolo mai!), si ritiene che un articolo possa cambiare un pensiero e che se qualcuno protesta debba essere represso fisicamente, ebbene questo regime crede che il Popolo che lo mantiene nel lusso sia un gregge sciocco, impressionabile e sprovveduto, da gestire con cani-pastore e che possa mutare la sua visione della realtà a causa di un titolo o di un modello proposto su larga scala (che abbia ragione?).
Multe sino a 100 K€ e interdizione per chi comunichi la cosa sbagliata (a discrezione, ovviamente). Più che un deterrente sembra essere un seme di terrore, gettato non solo sul singolo professionista.
Se a "diffamare", infatti, sono in tanti, si parla di "diffamazione organizzata", assai più grave. E questa sarà la perla che coglie al volo una nuova opportunità per serrare ulteriormente la trappola gettata per censurare i canali telematici, con una letale maglia che circonda la libera espressione della rete, proprio come nelle tonnare si circondano i tonni per la mattanza, finalizzata ad attentare ancora una volta al web ed alla sua genuinità. Internet: il fenomeno più minaccioso in auge, la belva indomita, il Popolo.
Anatema, quindi, al giornalista, ai giornalisti ma anche allo sprovveduto blogghista o blogghettaro che dirsivoglia, a chi usa il social per dare sfogo a paturnie, personali o collettive, dalle quali, spesso però sublimano quelle nuove ed indispensabili idee che possono contribuire ad un' importante svolta nella sostenibilità globale e che le menti semplici che ci amministrano ormai da decenni, non riescono a concepire neanche lontanamente.
Menti semplici, stomaci insaziabili!


mercoledì 24 ottobre 2012

Il Diritto di Iniziare.

I Diritti che decorano squisitamente i discorsi di chi vuol ben'apparire, vengono sempre spesso considerati solo come quell' accessorio che si concede agratis, perchè parebbrutto non farlo, utile a dipingere colto, civilizzato e ricco di fermenti lattici vivi lo scenario su cui posare l' esistenza di chi di apparire se ne strafotte alquanto.
Ma oltre a questo, i diritti sono anche garanzia minima e obbligatoria di equalizzazione di quanto viene riconosciuto ad ogni cittadino secondo i fondamentali della Libertà della Persona e i più semplici concetti etici e di uguaglianza, oltre che i presupposti indispensabili nell' evoluzione e (per quanto ce ne può sconfifferare) nella crescita economica di una Società Civile.
Il Diritto all' Istruzione, ad esempio, garantisce la crescita dell' individuo nel breve termine ma nel tempo questo si traduce in riqualificazione del suo operato, grazie all' ottimizzazione ed alla magnificazione delle tendenze individuali, inducendo ricchezza (di varia natura) alla Comunità tutta.
Così come un diritto sanitario può certamente detrarre ricchezza ad un' assistenza privata (e ad un certo tipo di criminalità) ma previene l' inattività di un cittadino e dei suoi familiari per motivi di salute o ulteriori gravosi costi sociali scaturiti da aggravamenti o implicazioni.
Il diritto di cui voglio accennare non è sicuramente un classico ma è dono della natura quanto può esserlo l' acqua potabile, è un diritto indiscutibile, basilare anche se praticamente inedito e da quasi un secolo casualmente trascurato e, quindi, assolutamente negato.

Il diritto di cominciare da Zero.

In tema di crisi del Lavoro e tagli del personale ormai folklore,  mi sembra il minimo rivendicare la fisiologica, sacrosanta e, mai come ora, indispensabile facoltà di partire da zero, in un clima dove la crisi appare sempre più come strumento di ricatto piuttosto che infausta circostanza da superare con dignità.
Oltre che dal sabotaggio della formazione, i costi spropositati del lavoro e la strambamente sciagurata distribuzione della sua offerta, infiniti sbocchi di impiego autonomo rimangono negati e sigillati dalla sistematica impossibilità di un individuo di crearsi attività e futuro partendo solo dalle proprie forze, dalle proprie qualità e dalle proprie idee.
 Camera di Commercio, INPS, INAIL, notaio, studi di settore, anticipi IVA e IRPEF ..
Chi non possiede nè santi nè capitali da sacrificare a priori, non può certo sognarsi di intraprendere un' attività autonona per tentare almeno di mettersi in gioco senza sbattere la faccia contro questi costi fissi, lo sa bene chi ci ha provato.
La nascita regolamentare di un' impresa comporta comunque, sino alla chiusura del primo anno, l' esborso di inqualificabili migliaia di euri anche senza ancora aver avuto mai un cliente e, a causa di ciò, anche il più fantasioso e volenteroso da per scontato il non pensarci nemmeno, scartando a priori l' idea di mettere a frutto, magari, una pluriennale esperienza maturata sul posto che ha appena perso o intraprendere autonomamente una qualunque strada che non sia in-nero.
E' ovvio che modificando i criteri di tali incombenze, ora regolamentate accazzo, ad esempio indicizzandole ad un fatturato qualsiasi esso sia, milioni di imprese potrebbero tentare di nascere, alcune funzionerebbero, altre no ma nessuno si farebbe del male e chiunque avrebbe la deliziosa facoltà di mettere alla prova il valore e la fortuna delle proprie idee, pure di tanti giovani che 'quanto gli piacerebbe  rimboccarsi le maniche e cominciare', esercitando tutto ciò come un Sacro Diritto.
Partire dal niente in un' attività, artigianale o di servizi che dirsivoglia, è reso tecnicamente impossibile se non si passa prima da una banca, da un politico o da un mafioso e la sola remota evenienza che il tuo prodotto possa tirare poco, è sufficiente a terrorizzare e bloccare un' iniziativa che potrebbe, invece, avere successo.
Basterebbe che tutta la gestione erariale delle micro-imprese tenesse conto di ogni possibile rischio, semplicemente applicando del buonsenso, perchè il gettito possa crescere, senza dubbio, in proporzione alle numerosissime ditte individuali o gruppi di settore che potrebbero sorgere in più e sopravvivere in virtù di un' idea azzaccata.
Eppure, sino a una sessantina d' anni fà, ciò era possibile rivelandosi enorme opportunità di ricostruzione, crescita e ricchezza, così come era possibile metter via un mattone, poi un altro ed un altro ancora fino a costruire palazzi.
E allora coraggio che partire da zero fa rima con Fornero !



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lunedì 15 ottobre 2012

Sfiga? Troppo facile.

La sindrome del chiodo

Basta con lo stupirsi davanti al notiziario che ci intrattiene  con gesti disperati, a volte estremi, e non voler constatare che ci sono persone nella Comunità che considerano lo sparare in faccia a qualcuno o il suicidio all' equitalia non solo un' azione giustificata ma, nella loro mente ormai invasata, l' unica da farsi.
Basta socchiudere gli occhi per non vederli, o esprimere solidarietà preziosa ma fine a se stessa, per passare a pensare ad altro ma sono ormai troppe le persone che sperimentano a loro spese la sindrome del chiodo.
La Sindrome del Chiodo richiama l' esperienza del martello che si avventa sul pollice del malcapitato con l' esuberante energìa che era destinata alla testa di quel cazzo di chiodo da piantare.
Ma se ci si può, per natura, fare una ragione per qualsivoglia dolore fisico, la reiterazione di una botta sempre nello stesso punto implica risvolti psicologici molto pericolosi.
Spesso, infatti, si innesca uno strano ciclo perpetuo per il quale capita che quando stà per guarire, il povero pollice subisce un ulteriore straziante impatto proveniente quasi sempre dallo stesso martello ma anche da una portiera inferocita, l' unghia cadente che si impiglia nel maglione bastardo o un ignaro passante che te lo urta innocentemente.
Questo, oltre che rinnovare con andamento esponenziale il dolore fisico, rischia di demolire la psiche e lo spirito del povero polliciodotato. E troppo spesso il martello vendicatore diventa impaziente e colpisce inaspettatamente molto prima della quasi-guarigione, quando l' atroce dolore stà ancora festeggiando, magari al punto di farti sentire vittima di un qualche crudele disegno divino .
La sindrome del chiodo può essere solo prevenuta con un non-utopico controllo del martello.
Fottutissimo martello che può materializzarsi nelle pressioni contronatura di ciò che si arroga la facoltà di gestire i propri simili.
Gli antichi Romani hanno inventato il diritto per regolare la civica convivenza o per martellare le zone più erogene del prossimo?
L' impressione che emerge è sempre più quella che la Legge venga illegittimamente adoperata, come strumento infernale, da entità attualmente fuori da ogni controllo.
Lo schema è in grossetto: mentre ti spremo come un limone, ti rendo dipendente da quello che più ti manca.
"Hai bisogno? beèeeee, costa tanto!"
In ogni ambito possa intervenire una legislatura (soldi, sicurezza, famiglia, droga, energia, sesso, lavoro, ecc..) il risultato sembra sempre essere un totale appalto alla malavita-inct'u-culo-al-fisco, di tutto ciò da cui dipendi e, nei termini di legge, una rucola me la paghi al prezzo del platino. Cifre? sicuramente più 450 G€/anno!!
Teresa L. di Brindisi scrive:
"... tra un tipo A con la testa a posto, regolare, calcolatore, premuroso, sempre attento ed un tipo B semplicemente una testa-di-cazzo, quale dei due potrebbe essere Dio?
Credo che essere indecisi tra i due tipi sia espressione di profonda devozione ed amore nel Divino ..."
Che ne è di noi quando si vuol comunque dare un senso, anche forzatamente, a situazioni che la nostra mente tenderebbe, nella sua semplicità, a sdoganare come ingiuste o machehoffattodimale, nella perenne ed inevasa attesa di un riscatto finale che quasi mai si materializza se non sottoforma di inconsulti gesti ?
Non so se la soluzione possa nascondersi nel pollice, nel martello o nel chiodo ma sicuramente una soluzione esiste. Di certo non è un' azione, non è una persona, non è un partito, non è nè rapida nè indolore maa per ogni problema
Esiste sempre almeno una soluzione!

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giovedì 4 ottobre 2012

"Porta Bene"

 Forse è vero: schiacciare la merda porta soldi !
Si risanano le economie solo evitando e recuperando il danno alla Società Civile provocato da mmerde come questo antonio piazza, presidente dell' ALER di Lecco (Edilizia Residenziale in quota PDL) il quale si accanisce vandalicamente contro un Cittadino che segnala un abuso spudorato e reiterato nei suoi confronti.
Il piazza doveva avere molta fretta quella mattina, per parcheggiare la sua auto nel posto riservato ai disabili, salvo poi trovare il tempo di tagliare le gomme della macchina della persona che aveva osato disturbare sua maestà sputtanato anche dalla locale videosorveglianza. ...
"Un plebeo che mi fa prendere una multa? ma tu non sai chi sono io!"
 Ora lo sappiamo tutti.
«Le mie dimissioni - condisce il signore dell' Aler - non sono assolutamente giuste. Non le ho certo date volontariamente. Il mio comportamento è sempre stato improntato nella massima correttezza nel ruolo che ho svolto fino ad oggi nell'azienda lombarda per l'edilizia residenziale. Spero che l'assessore lombardo nelle prossime ore le respinga».

Veramente un uomo tutto d'un pezzo !

lunedì 1 ottobre 2012

Feci o Rigurgito ?

Adagiuati sul cuscino anatomico della nonviolenza fisica pare che null' altro possa nuoceregli, sordocechi al cospetto della latrina civica che ospita in atmosfera profumatamente tossica chi, da decenni si è ipernutrito del futuro della sua Patria.
Ma che cosa è andato storto.?
Siamo ignoranti.
Ignoriamo colpevolmente cosa arride oltre lo schermo del film che ci viene proiettato.
Rompiamo il vetro con un sasso, nel tentativo di colpire una zanzara al volo.
Scoreggiamo per non cacare.
Allora se "fucili: no, brutto!" quale strumento rimane per pareggiare i conti, e avviare il motore della normalità sostenibile ?
Non si tratta di scovare e punire i cattivi: qui occorre far tornare i conti.
Se abilissimi Tecnici bancari non ci riescono non è certo perchè son conti difficili o complicati.
E' che la quadratura scomoderebbe una certa minoranza assatanata: chiamiamoli casta, cialtroni, lecchini, mantenuti o merde, di sicuro risolvere non è cosa loro.
Non immaginiamoci la persona o il team che, coi superpoteri viene a liberarci, perchè è solo il Popolo che può scolpire il suo habitat per renderlo prima vivibile e poi un' eredità conveniente per la progenie.
Cessare lo scempio ormai non basta più: nient'altro che questo è la crisi.
Occorre fare ciò che un tempo si faceva con le armi ma senza armi che non siano legali e ponderate in concerto dalla Cittadinanza. E questa è la Democrazia: conquistata per noi col sangue ma ancora nell' imballo originale, mai usata e esposta in bella mostra sullo scaffale.
Retroattività, dunque.
Vorrei che il mio Popolo rivendicasse il maltolto sottratto da privilegi, abusi, contributi, sovvenzioni, vitalizi, megastipendi, sfruttamenti, inquinamenti, spacci, traffici, corruzioni e cosivìa.
Ciò che si spera stìa maturando nel porre fine all' abboffata, auspichiamo che sia rigorosamente accompagnato da regole retroattive per il recupero del fagogitato, anche a costo di perseguire gli eredi di chi ha sguazzato sin'ora in un lusso non suo. Si discuterà della pensione di Cicciolina e dell' Alitalia, incentivi auto e suine feste ma anche di sistema bancario e regalie ai privati delle Cose Pubbliche come l' istruzione. Chiunque ci' abbia sguazzato illegittimamente o deludentemente, non deve solo smettere la garganella ma restituire tutto il maltolto per far finalmente quadrare i conti.
Il recupero del bottino con nuove regole retroattive, anche da parte di eventuali terzi che vi ci sciacquano o vi ci hanno sciacquato dentro, non è più impensabile che tradire e manomettere fondamentali della Costituzione o perseguire una famiglia che non può pagare un debito strozzinandola con esosi interessi erariali.
No. Non è così assurdo. Si tratta solo di dire:
" Buongiorno. E' finita la pacchia!"

mercoledì 12 settembre 2012

Per fare tutto ci vuole il Sodio !!

______________Per far famiglia
______________ci vuol la casa.
______________Per far la casa
______________servono soldi.
______________Per fare i soldi
______________ci vuol la banca.
______________Tutti alla banca
______________se l' indìce sale.
______________per fare il sale
______________ci vuole il sodio

______________per fare tutto ci vuole il sodio,
______________per fare tutto
______________ci vuole sodio, ci...

sabato 28 luglio 2012

Cafoni Istituzionali


La vicenda Fioroni ed i 30 mila euro di multe accumulate con l'auto blu della Margherita (vedi Lusi; n.d.r.), mi ha dato lo spunto per raccontare alcune caratteristiche degli animali politici in circolazione.
Una delle cose che ha caratterizzato questa classe politica, della II^ repubblica ma anche di quella bis, è il cosiddetto cafonismo Istituzionale.
Non si parla ovviamente dei cafoni descritti da Ignazio Silone ma dei cafoni nell'accezione peggiore del termine, piu' vicini al personaggio di Antonio Albanese o al Supercafone musicato..

Il cafone istituzionale si caratterizza per il suo cinismo, per la sua ignoranza, per la voglia di accumulare, per la sua indifferenza verso cose e persone.

Di colore politico indifferenziato, vive principalmente nei partiti di centro destra ma connive in modo più discreto, anche nel centro sinistra.
Il cafone istituzionale appartiene al establishment politico della  rendita ed e' spesso massone.
Non e' interessato alle cose che dovrebbe fare quale rappresentante dei cittadini nelle istituzioni ma agli emolumenti, ai rimborsi spese, all'accumulo delle cariche nei Cda di enti pubblici e ai relativi cachet, alle possibili mazzette che in essi può accumulare facendo affari grazie alle sue posizioni di potere.

Ama viaggiare a spese del contribuente facendosi inviare in improbabili missioni culturali e di cooperazione meglio in paesi del 3* mondo dove si trovano giovanissime/i prestatori sessuali.

I  cafoni istuzionali si dividono poi in due sotto categorie :

Il cafone istituzionale laico e' in genere un puttaniere che paga le sue donne, in un modo o nell'altro. Conosce bene la carne e le cavità femminili ma e' assolutamente ignaro e disinteressato del resto.
Si trova bene solo con i suoi pari cafoni istituzionali, con i quali si confronta di tanto in tanto al fine di enumerare l'accumulo periodico di cariche, mazzette, troie, scopate e maldicenze, il tutto accompagnato da fragorose risate.
Fa uso di chalis e di viagra oltre che di cocaina per sfruttare al meglio il danaro speso per le sue prestazioni sessuali. Nel rapporto sessuale il centro della sua attenzione e' il suo pene.
Spesso e' un forte giocatore e perde beatamente le mazzette e le prebende accumulate.

Vi e' poi il cafone istituzionale cattolico che si differenzia da quello laico per la minore ma non inesistente attivita' sessuale basata sullo sfruttamento della prostituzione. Tuttavia il cafone istituzionale cattolico ruba principalmente per la banda cattolica che rappresenta, raccogliendo una percentuale su tutto o benefit vari. Ogni fornitura ogni consulenza viene affidata agli amici nel quadro di un "volemose bene Inter nos!". Difficilmente si può trovare in natura un soggetto consapevolmente più contraddittorio.
Giustifica le peggiori nefandezze con il perdono Cristiano.
Utilizza, senza alcuna remora, macchine blu. Prende multe ab libitum, tanto poi si confessa e ne esce pulito meglio che con il dash.

Entrambi questi rivoltanti soggetti, purtroppo non sono frutto della fantasia, anzi, sono più numerosi di quanto possiate pensare.

Sono sostanzialmente dei delinquenti prestati alla politica, anche se a volte si fanno chiamare tecnici ed, altre, appartenenti alla società civile.


  _ [S.W. Arillotta] _

domenica 22 luglio 2012

E che ci vuole !?

Visto che vanno di moda le liste di punti sintetici per progetti politici innovatori. Propongo la mia:

1. Proporre un nuovo modello industriale ed economico che preveda un mix tra Pubblico e Privato. Joint Venture con quei gruppi industriali multinazionali che ci consentano di importare una cultura aziendale moderna e socialmente avanzata. Rilanciare il ruolo dello Stato nell’Economia, (es. IRI) ...ma con nuove regole, vedi sotto;
2. Sostenere in sede comunitaria e nazionale la necessità di poter importare solo beni prodotti da aziende che possano certificare pratiche di sostenibilità ambientale e sicurezza sui luoghi di lavoro secondo le normative comunitarie ad es: Regolamento europeo n. 1272/2008/CE - L’Europa rimane ancora il primo mercato, quindi approfittiamo e puntiamo a non farci dettare le regole dai fornitori;
3. All’interno delle aziende pubbliche ed Enti locali una maggiore responsabilizzazione in termini di risultati dei Dirigenti e della loro struttura nel quadro delle politiche virtuose richieste agli Enti locali con previsione di elementi premiali o penali sull’emolumento ;
4. Richiesta di rimborso dei danni ai Dirigenti per atti a loro imputabili;
5. Eliminare i Cda delle società pubbliche o a partecipazione pubblica utilizzando figura dell’amministratore Unico;
6. Non si può non pensare al mondo del Non Profit e alle imprese sociali che portano con se una cultura nuova di convivialità di sostenibilità e di bene comune. Riconoscere definitivamente ed incentivare l’impresa sociale in questo settore che in Italia vale il 4% del PIL;
7. Tuttavia non dimenticare che nella realtà esistono le PMI che costituiscono la spina dorsale;
8. Recuperare attraverso la formazione e i mestieri storici italiani anche se fatti da nuovi italiani, l’importante e che si facciano in Italia;
9. Puntare sui beni di lusso da esportare non aumentare l’iva ma anzi abbassarla. Il 40% è improponibile, noi siamo noti nel mondo per questo settore del lusso, della moda della Bellezza;
10. Puntare sulla qualità e non sulla concorrenza legata ai minori costi del lavoro;
11. Alzare la testa e non farsi dettare le regole da paesi che hanno la cultura del lavoro del 800’, incazzarsi;
12. Sul comune di Milano, vendita degli immobili di pregio ma non ai soliti barboni e furbetti dei quartierini vari ma ai nuovi ricchi del “Bric” Brasile, Russia, India, Cina. Istituire Staff che sappia proporre bene e vendere bene.
13. Eliminare Regioni e Provincie speciali ed autonome, basta con i privilegi e sprechi a territori che non ne hanno bisogno e che puntano sull’assistenzialismo in una ottica di minaccia allo Stato;
14. Introduzione nell’ordinamento dei referendum confermativi e propositivi, per uno Stato fatto dalla gente;
15. Investire fortemente nel settore turistico-culturale che ha un effetto moltiplicatore sul reddito pari a 7 volte l’investito;

[ S.W. Arillotta ]

sabato 21 luglio 2012

La Costituzione

Istruzioni in Italiano.

Che cos'era quell' ingigantimento, spesso forzato, delle dimensioni testicolari che sfiorava il limite dell' esplosione spontanea per eccesso di pressione interna, specialmente in occasione del 60° della Costituzione Italiana, promossa e pubblicizzata come se il Popolo fosse troppo stolto per comprenderne il valore e l' importanza ?
Pure i totem a scuola, ci'hanno fatto fare ..!
bandiera_sorride.jpg (28191 byte)Impossibile non notare che del sublime valore della Costituzione non se ne parla più con tanta energìa, da quando, a metterci mano, è stato infiltrato uno staff doppiogiochista di impiegati di banca.
Forse, anche da prima.
Ma a parte il fatto che i nostri antenati abbiano sacrificato all' uopo tempo, sudore e sangue, quali sarebbero questi valori aggiunti della Carta ostituzionale ?
 Pur essendo una raccolta assai ramificata nei vari ambiti della vita sociale, è semplice capirne l' importanza; Essa rimane comunque un bene collettivo, uno scudo per proteggere l' individuo e i suoi contesti, l' Arma che vigila sui diritti del Popolo e quindi dall' utilità di immediata comprensione.
Puoi stravolgere, inventare e cancellare leggi, in virtù del tuo mandato ma sempre senza mai deragliare minimamente dalle regole base dettate dalla Costituzione. E guai se la tocchi !!
Dopo la II° guerra era stato versato parecchio sangue non solo per stravolgere uno sciagurato regime ma, soprattutto, per dare ad un Popolo la libertà di decidere di volta in volta, evolvendosi nella scelta dei vari governi destinati a susseguirsi, anche attraverso errori, false interpetrazioni ed abbindolamenti di massa.
Tale preziosissima Libertà, per la quale in altri Paesi si muore tuttora in piazza, può essere garantita solo dalla dettatura di quei fondamentali che sanciscano l' inscavalcabilità dei diritti umani che potranno solo aumentare per qualità e numero e giammai essere venduti al miglior offerente.
 Un governo che non riesca ad operare sottostando a tali sacre Regole sancite dall' 87% di un Popolo con le Palle, qualsiasi sìa la sua politica o il suo compratore, se ne deve urgentemente andare, lasciando dietro sè solo quella fievole striatura di merda nella storia, proprio come avviene nella tazza del cesso, prima che lo spazzolone faccia il suo dovere.
Il perchè di tutto ciò viene palesato dalla prolungata azione scellerata inflitta all 'Italia, come in tanti altri paesi, negli ultimi anni in special modo, il cui messaggio comincia ad essere urlato: "..se sei ricco ti vogliamo nel nostro paese e non preoccuparti se sei disonesto, se sei povero forse è meglio che te ne vai !"
 Messaggio sempre più urlato da menti sifonate, come le fogne per non far trasalire l' odore, sconsiderando persino che un ricco, senza poveri attorno, non è un cazzo !
E se la Costituzione diventa obsoleta ? Sempklice: si evolve. Viene ampliata, integrata aggiungendo le voci moderne ed evolutamente aggiornate che in nessun caso devono contrastare, scontrarsi o rinnegare lo Scritto già esistente.
Solo la Larghissima maggioranza di un Popolo può modificare la sua Carta Magna.
Chi solo tenta di modificare, ridimensionare o correggere la Costituzione, come se Essa fosse un compitino scritto da un alunno all' antica, è colpevole di Alto Tradimento, punibile con la pena capitale anche in un Paese contrario alla pena di morte.
"se un governo non ascolta il proprio popolo va cacciato con sassi e bastoni". 
 [S. Pertini]
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Atro che bocconi...

venerdì 6 luglio 2012

€-PA. Si scrive così?

Popolo Europeo: armiamoci e andate !!

Chiunque conosce la piramide come la più efficace rappresentazione grafica in 3D, della struttura sociale sia animale che umana.
Ma se nel primo caso essa esprime veritieramente i ruoli nel branco o nella catena alimentare, nel caso degli umani, il mondo disonesto ha formato una piramide tutta sua situata bellamente nella platea che osserva, divertita, dall' esterno e dal disopra, la piramide degli onesti. Quest'ultima, ovviamente è quella che produce ricchezza, sucata verso il vertice per migrare infine verso l' esterno.
Ciò che nel Bel Paese viene squisitamente chiamata "mafia", incombe ovviamente in ogni angolo del globo ma, sicuramente, non si accontenta più di droga, estorsioni, corruzione e traffici vari (solo in Italia 130 miliardi di €/anno, finanziati da noi e dalle nostre leggi) ma va a costituire sistemi mediatici, farmaceutici, energetici e, al loro maledetto vertice, bancari.
Completamente al difuori dell' affanno piramidale ed estasiati spettatori delle disperate formichine che ogni tanto si lamentano ma che gli puoi fare tutto quello che vuoi, i cosidetti poteri forti sono in grado di demolire pezzo-pezzo la Costituzione di un Paese col solo schiocco delle dita, rivolto ai servetti di turno, detentori della facoltà di accendere una crisi e spegnerla a piacimento.
Capaci di suicidare gente, distruggere famiglie e aziende, prendersi le case e raziare le donne del villaggio. Hanno iniziato così: ti chiedo il pizzo, se non puoi pagarlo ti rendo più povero, ti brucio la bottega e me la prendo con i tuoi affetti: ha funzionato e ora si opera in grande.
E perchè non inventare una moneta unica dicendo alle formichine che è nata l' Europa?
 Ma che Europa.
L' Europa non funziona. 
Ci vuole un meccanismo, una formula o, meglio, una Costituzione Europea.
Un fisco europeo, un esercito europeo, una polizia europea.
Giustizia, sanità, istruzione europei, solo allora si può ambire ad un vero Popolo Europeo. Così, se proprio vuoi aiutare qualcuno, aiuti un popolo e non la banca di un popolo.
Semplice sostenibilità.
Una vera unione di stati integra il più debole, rafforzando così l' esportazione, gli investimenti ed il lavoro di tutti i membri appartenenti. E' il più forte che deve andarsene sulle sue potenti gambe investendo i suoi Marchi nei sistemi più convenienti.
E' matematico e non serve un tecnico; e neanche un genio e Svizzeri ed Inglesi l' hanno saputo da subito.
 Ma tale ottica ostacolerebbe molto il ricatto sul Cittadino e la mafiabilità del sistema bancario.
Sicuramente se esistesse un reale Popolo Unito non si parlerebbe più di forte o debole bensì di economia finalmente unita.
E' palese che occorre decapitare l' attuale scellerato meccanismo, distruggere un sistema platealmente sciagurato sperando che, molto presto il porco venga capovolto e scannato.
Allora, una volta sgretolati e spremuti quei poteri ora noti come forti, il Popolo ormai Sovrano non sarà più obbligato a razzolare felice accompagnato dall' ossessionante andirivieni di una fallica situazione come quella attuale, consapevole, finalmente, che non può lasciarsi amministrare da un sistema fuori legge e fuori da ogni etica, in cui un privato come la banca può legittimamente esercitare pressione, oppressione e violenza su di un altro privato, come se fosse un potere esecutivo dello Stato, risquotendo signoraggi, privilegi, leggi e qualsivoglia ricchezza.

martedì 22 maggio 2012

Baldraccate Amministrative

Una volta erano le case chiuse. Poi si chiusero.
Le donnine che operavano nel settore si suddivisero tra quelle che per campare ambivano ad una clientela di fascia elevata e quelle costrette ad operare in clandestinità nelle strade delle periferie più incontrollate per vari motivi. Tra queste ultime spiccavano quelle signoracce, di terz' ordine ed età, che adescavano ed ammiccavano gli spovveduti passanti con frasi  non riportabili e pose non descrivibili, ultima risorsa per farsi distinguere dall' umido che ancora non veniva differenziato e che praticavano, forse, solo per il gusto di sentirsi ancora in gioco: uniche muse ispiratrici della frase che qui riporto solo per dover di cronaca e malvolentieri: "fai schifo *al cazzo!" (*persino al). Più che mostre dei musei.
Poi si ingigantì il fenomeno delle derelitte vittime di un traffico di merce umana finanziato dal proibizionismo e dalla clandestinità in genere ma decisamente più apprezzabili delle signoracce dalle due-dita-di-rossetto e dalla bigiotteria gigantesca, le quali vennero scagliate sul ciglio della depressione e sul baratro dell' adesso-cheffaccio.


Bhè! a chi si chiede che fine abbiano fatto queste pseudo baldracche è dovuta una tranquillizzazione: sono quasi tutte malamente mimetizzate e mescolate nel ruolo di Presidente di Seggio nella mansione di trascuratrici della volontà dell' elettore.
Signore malaindottrinate che oltre che interferire con bizzarre valutazioni sulle intenzioni di chi si reca a votare in alcuni casi con immensi sacrifici fisici, si fanno aiutare da estranei (cani e porci) introdottosi clandestinamente nelle loro poche sezioni di seggio durante gli spogli, infiltrati della loro stessa sponda che persino le Forze dell'Ordine mobilitate nel Seggio faticano ad espellere senza fargli male.
Tra gli sforzi di tante sezioni gestite da imparziale esperienza, si celano questi mostri che impunemente sfalsano i risultati annullando le intenzioni di chi vota con la fatidica ics non perfettamente in asse col centro del simbolo che vuole scegliere, che sia segnata da un anziano non geometra o da un giovanissimo alla sua prima esperienza di voto.
Anche se rese inoffensive in sede di ballottaggio, dalla semplice immediatezza degli schieramenti, oltre che offendere la volontà dell' Elettore, tali comportamenti causano danni elettorali a tutte quelle liste di candidati che non possono permettersi un congruo numero di rappresentanti preposti al controllo.
Più controllo dunque. Come in qualsiasi altro ambito, ciò che manca di più è un organico controllo istituzionalizzato, popolarizzato ed imparziale.
Forse occorrerebbe iniziare proprio dalle cabine 1,2,3 e 4.
 Oppure è solo il delirio di un escluso che se ne fà una ragione ..

domenica 29 aprile 2012

VIVA la Campagna !

Elettorale,
naturalmente.
Ma in che modo si è trasformato il linguaggio della promozione politica?
Senza nulla togliere all' efficacia ed all' enorme potenziale degli spot televisivi, espliciti o subliminali, che pigiano merda nel teschio dello sprovveduto con una pressione micidiale e che può indurre sonnolenza
(Aut.Min.Ric.) ma che non tutti possono permettersi, proviamo ad analizzare una grafica scelta a caso tra i cosidetti "santini", rimasti lo strumento universalmente alla base della scalata al faticoso obiettivo.
Tra le milioni emesse, abbiamo sorpreso in una breve intervista, il titolare di una stampetta, assai rappresentativa, mentre sgomitava alle Elezioni Amministrative del 6 maggio 2012, per il Comune di Sesto San Giovanni.
Nell' immagine qui sotto (vedi Fig.a) è riportata una copia della suddetta grafica, palesemente prodotta in casa, con mezzi di fortuna ed in assoluta nomia, sia auto che eco

Faretraio - perchè nel suo santino, il simbolo del partito che rappresenta, ce l'ha piccolo ?
Scalise - Il simbolo del partito è un oggetto già noto, è il cognome che parte da sconosciuto e allora l' ho scritto più grande. Questo cerca un margine di autonomia del candidato nella promozione delle convinzioni sue e dei suoi concittadini: convinzioni migliorabili sì ma anche con la grande forza di poter discutere, da una piattaforma solida, pulita ed amplificatrice come può essere solo l' Italia Dei Valori.
Per questa campagna Sesto Dei Valori !
Frt - l' oggetto che subito colpisce è la matita spezzata. Ricorda una matita ufficiale ..
Scl - Trasgressione. Si tratta di una riproduzione della matita copiativa che viene consegnata all' ingresso della cabina elettorale: un' istituzione.
Si è rotta, probabilmente, all' atto del voto; un voto espresso con legittima rabbia, con molta energìa ma forse era difettosa.
Rappresenta l' attuale Sistema politico che, secondo il candidato, va estirpato e ricostituito con parametri nuovi e con progetti anche a lungo termine: non solo per la durata di una legislatura.
La matita si rompe assecondando il sismico  rancore del Cittadino considerato non Sovrano ma limone da spremere.
Rivoluzione.
 E faniente se pare un gesto molto energico: siamo tutti contro la violenza proprio perchè genera violenza di reazione che, nell'epoca, è provocata dalla violenza esercitata dai burattinieri poteri forti, a danno del Cittadino sempre sotto attacco e stufo di sentirsi impotente.
Tranquilli, dunque, la matita rotta è come un consolatorio rutto dopo un buon pasto: maa, mi raccomando, non fatelo a casa!
Frt - sprechi e privilegi.
Scl - Mi è stato vietato di parlare di Antipolitica. Ma io me ne fotto. Non ci posso fare niente se sono molto ostile agli attuali schemi. Sprechi e privilegi sono l' unica chimica di cui è composta la politica, la legilsatura e l' amministrazione che ci governano da decenni. Vorrei partire dalla mia Città per promuore la Partecipazione Popolare Sovrana, ribaltando così il Sistema. Ad esempio, sull' onda del potenziamento del Wi-Fi urbano (gratis), programmato dalla mia coalizione, una delle mie prime lotte sarà la messa allo studio di una sorta di suffragio universale, reso semplice e possibile soprattutto dalla rete, su ogni tema ed ogni scelta relative alla vita della Città, a partire da 2 fontane in una piazza, sino alla retribuzione ingiustificatamente generosa dei Dirigenti Comunali ed alle loro mansioni, dove il Cittadino potrà esprimere la sua posizione per influenzare la scelta finale dell' Istituzione.
All' inizio avrà solo un aspetto sondaggistico ma dal grosso peso, per poi acquisire sempre di più potere decisionale, propositivo ed esecutivo, risolvendo quell' irriverente sopruso fatto di raccolte di firme snobbate e referendum illegalmente ignorati.
Frt - lavoro, energìa, ambiente e legalizzazione: è un elenco un po' lungo per una personcina da sola.
Scl - Tu parlare con bocca cretina! augh!
Premesso che non sono solo, l' elenco sarebbe molto più lungo.
E' errato considerare i temi separatamente dato che ogni variabile influisce sulle altre con induzioni e indotti che risultano molto evidenti.
Legalizzare le droghe leggere, ad esempio, reciderebbe una fondamentale arteria  che nutre la malavita (30 miliardi di €/anno) pulendo le strade con enormi vantaggi in termini di sicurezza, aiuterebbe ad allontanere finalmente i minori da queste ed altre droghe anche fatali, permettendo l' utilizzo della cannabis in campo medico con risvolti positivi in termini di salute, creerebbe un enorme comparto produttivo, turistico, commerciale ed energìa rinnovabile con crescita di lavoro, economìa e salute dell' ambiente.
Era solo un esempio.
Frt - insomma ?
Scl - La ringrazio per questa domanda. Il racconto di una crisi vorrebbe educarci, oltre che ad essere spremuti, ad accettare per scontati i disegni immediati o a breve termine, dove per breve termine si intende la mera durata delle varie legislature o amministrazioni. Uscire da questa visione sarà un duro colpo per la criminalità politica, fungerebbe da sentinella naturale sull' efficacia e utilità delle scelte e, ovviamente, permetterebbe di pianificare un serio futuro. 
Si chiama Sostenibilità.
In ogni tema e settore, su scala circoscrizionale, comunale, regionale, statale, europea e, purtroppo, globale.
Frt - oggi Sesto, domani il Mondo?
Scl - Buonasera.
Frt - buonasera _