martedì 22 maggio 2012

Baldraccate Amministrative

Una volta erano le case chiuse. Poi si chiusero.
Le donnine che operavano nel settore si suddivisero tra quelle che per campare ambivano ad una clientela di fascia elevata e quelle costrette ad operare in clandestinità nelle strade delle periferie più incontrollate per vari motivi. Tra queste ultime spiccavano quelle signoracce, di terz' ordine ed età, che adescavano ed ammiccavano gli spovveduti passanti con frasi  non riportabili e pose non descrivibili, ultima risorsa per farsi distinguere dall' umido che ancora non veniva differenziato e che praticavano, forse, solo per il gusto di sentirsi ancora in gioco: uniche muse ispiratrici della frase che qui riporto solo per dover di cronaca e malvolentieri: "fai schifo *al cazzo!" (*persino al). Più che mostre dei musei.
Poi si ingigantì il fenomeno delle derelitte vittime di un traffico di merce umana finanziato dal proibizionismo e dalla clandestinità in genere ma decisamente più apprezzabili delle signoracce dalle due-dita-di-rossetto e dalla bigiotteria gigantesca, le quali vennero scagliate sul ciglio della depressione e sul baratro dell' adesso-cheffaccio.


Bhè! a chi si chiede che fine abbiano fatto queste pseudo baldracche è dovuta una tranquillizzazione: sono quasi tutte malamente mimetizzate e mescolate nel ruolo di Presidente di Seggio nella mansione di trascuratrici della volontà dell' elettore.
Signore malaindottrinate che oltre che interferire con bizzarre valutazioni sulle intenzioni di chi si reca a votare in alcuni casi con immensi sacrifici fisici, si fanno aiutare da estranei (cani e porci) introdottosi clandestinamente nelle loro poche sezioni di seggio durante gli spogli, infiltrati della loro stessa sponda che persino le Forze dell'Ordine mobilitate nel Seggio faticano ad espellere senza fargli male.
Tra gli sforzi di tante sezioni gestite da imparziale esperienza, si celano questi mostri che impunemente sfalsano i risultati annullando le intenzioni di chi vota con la fatidica ics non perfettamente in asse col centro del simbolo che vuole scegliere, che sia segnata da un anziano non geometra o da un giovanissimo alla sua prima esperienza di voto.
Anche se rese inoffensive in sede di ballottaggio, dalla semplice immediatezza degli schieramenti, oltre che offendere la volontà dell' Elettore, tali comportamenti causano danni elettorali a tutte quelle liste di candidati che non possono permettersi un congruo numero di rappresentanti preposti al controllo.
Più controllo dunque. Come in qualsiasi altro ambito, ciò che manca di più è un organico controllo istituzionalizzato, popolarizzato ed imparziale.
Forse occorrerebbe iniziare proprio dalle cabine 1,2,3 e 4.
 Oppure è solo il delirio di un escluso che se ne fà una ragione ..