sabato 6 aprile 2013

GLI UOMINI SAGGI ...

Da "Lettera Aperta"


Ci sono notizie che non vorresti leggere. Oggi per esempio due in particolare: la prima riguarda ancora una volta i suicidi causati dalla crisi, la seconda i pre-ti lombardi che vanno a scuola di crisi.
La prima. Un triplice suicidio per mancanza di lavoro e la conseguente impossibilità ad affrontare la quoti-diana fatica di ogni giorno nel provvedere ai bisogni della famiglia, la vergogna a chiedere aiuto, la cecità di chi ti sta intorno, ma soprattutto l’incapacità di chi dovrebbe prevedere e provvedere al bene comune. Ormai sono più di cinque anni che ci troviamo in questa situazione, che l’economia anziché sostenere le famiglie le impoverisce, invece di tutelare i più de-boli arricchisce approfittatori e opportunisti. Anni in cui la politica, con i suoi complici e picciotti, rivela il vero volto dell’egoismo e dell’arrivismo, della bieca volontà di dominare le persone prevaricandone la fi-ducia.
È difficile ormai trovare anche le parole per offendere i “disonorevoli” che siedono in Parlamento, la casa degli italiani, inetti e insetti divoratori di privilegi e facilitatori di corruzione. E ancora c’è qualcuno che li difende e trova scuse insostenibili giustificate da un sospetto spirito di appartenenza. Lupi che difendono altri lupi, incompetenti che per grazia ricevuta si at-teggiano a esperti conoscitori
 del sistema politico so-ciale. I dati ci dicono che dal 2008 ad oggi i suicidi causati dalla crisi economica e lavorativa sono oltre 700, e le categorie più colpite sono, in ordine di de-cessi, i disoccupati, i lavoratori autonomi, i liberi pro-fessionisti e lavoratori dipendenti. Certo non è la classifica che conta, in questo caso arrivare primi non è certo un vanto e soprattutto non si vince nessun pre-mio, serve solo a decifrare il dato che, come i nostri “saggi” certamente stanno valutando, la pressione fiscale e la difficoltà dell’accesso al credito (causato dai delinquenti delle
banche) sono tra le cause princi-pali. Come si capisce anche da alcuni precedenti miei interventi ho un astio particolare nei confronti delle banche, dei banchieri e anche di alcuni bancari. Sono convinto che la causa principale dei nostri problemi siano proprio le banche e che nei loro confronti noi tutti dovremmo prendere seri provvedimenti e puni-zioni. Subito dopo arrivano i politici che si appropria-no di questa categoria senza averne alcun merito e diritto. A partire dal nuovo che avanza: Grillo che erroneamente viene ancora definito ex comico secon-do me è più comico adesso che ci allieta con l’imita-zione del piccolo dittatore. Dice che “la gente prende-rà i bastoni”, si lo spero ma saranno anche contro di lui e suoi alunni.
Allarmanti e preoccupanti, per la scarsa considerazio-ne della realtà, le dichiarazioni dei vari perdi tempo.
Bersani: “un dramma che lascia sgomenti, fuori dai riflettori c’è una vera emergenza sociale. È su questa emergenza che deve vedersi il primo segno di cam-biamento”. Emergenza? Sgomenti? Dopo cinque anni e 700 morti? Ma questo è proprio deficiente. E poi di quali riflettori parla, di quelli che stanno accesi solo per lui e i suoi complici.
E la nuova super donna presidente della camera Lau-ra Boldrini addolorata perché i coniugi suicidi non si sono rivolti ai servizi sociali come era stato loro indi-cato. Viene il dubbio che anche lei abbia finora usu-fruito di incarichi e benefici indipendenti dalle sue capacità. Si dice sconvolto anche Nichi Vendola che finalmente si accorge che “c’è una Italia del disagio e dolore che non aspetta, milioni di persone vivono oggi nell’angoscia e nella paura. Ma intanto continua-no a non fare ciò che dovrebbero e cioè ridare dignità e concretezza a un Paese disperato. Fa sorridere an-che l’ingenuo appello del vescovo di Ancona mons. Edoardo Menichelli: “bisogna offrire nuovi percorsi di speranza, attraverso due parole chiave: la sobrietà e la solidarietà”.
Qualcuno ricordi a monsignore che proprio la sobrie-tà è stata la parola d’ordine con cui Mario Monti ha costruito il suo “errore” di governo, il disastro dal quale ancora non siamo capaci di uscire.Attenzione però, perché la resa dei conti si sta avvici-nando pericolosamente. La gente aspetta solo che qualcuno trovi la forza di dare il via alle operazioni e il timore è che non si tratti di semplici calcoli mate-matici.
Occorre allora prevenire atti di violenza e di sopraf-fazione, occorre cercare da subito i rimedi per riav-viare il lavoro e risollevare l’economia. Basta tasse, basta aumenti, basta Equitalia, INPS, IVA e quant’altro. Basta aumenti ingiustificati di bollette e accise varie. I comuni e le province trovino la forza di bloccare sfratti e ingiunzioni, tutti con le maniche rimboccate proprio come accade in occasione dei terremoti e delle alluvioni. E soprattutto impedire che finanzieri rampanti e ragionieri mafiosi 

consumino i loro crimini..... (leggi tutto)
 _ [Giorgio Floridi] _

giovedì 4 aprile 2013

Saggi, Seggi e saggine.

La saggina: una materia prima assai popolare utilizzata, sin da tempi remoti, nella produzione artigianale delle segge. Segge preziose, ad esempio nel tinello, ove la comunità si realizza nella sua massima concretezza. L' equivalente maschile è, ovviamente il fatidico Seggio che rappresenta l' interfaccia dalla quale il Saggio o i Saggi del villaggio, diramano la loro legittima autorevolezza ed autorità. E' in tale contesto che l'on. Giuoanni Carbonchio, docente all' università di Villasesa, sottosegretario alle Politiche Vistali, nonchè isp.straord. dell' ateneo di filosofie dogmatiche e ricercatore presso il centro DDSR nel coordinamento del Min. dei Sut.Inv., ci concede un' esclusiva intervista, del 30 marzo, sulle recenti scelte del Pres. Napolitano e del suo ultimo retaggio di super esperti, tutti maschi, da Lui selezionati nella formazione della task nota come "dei Saggi".
Con elegante serenità ci porta squisitamente a riflettere sugli sviluppi e non-sviluppi che si prospettano invelandoci fallicamente.
Sui players in alto a destra, è ascoltabile (male) l' evento condotto dal Grillo (quello vero) con ospiti in studio, oltre a Giuoanni Carbonchio, il Faretraio ed il misterioso CamerMan.