mercoledì 27 febbraio 2013

C'è puzza di Scarica Barile .

Ha vinto un sacco di gente che dice che non ha vinto nessuno.
La generosità di chi vi ha votato vi manterrà nel lusso, probabilmente fino a quando campate ma non dimentichiamo che
Grandi Stipendi Comportano Grandi Resposabilità.
Parliamone!
Bersani non è l' unico a dover rendere conto: è arrivato primo ma, senza aver vinto, sarà dura. L' esordio non è certo stato dei migliori se, per un suo primo discorso, si è dovuto attendere l' intervento di Crozza. Lui di persona ci'ha provato ma quei maledetti occhiali sembravano complottare, con quegli irriverenti microfoni ribelli, per non fargli dire neanche il solito niente. Riuscendoci.
Una lezione per tutto il mondo, però, l' aver ottenuto con disinvoltura ciò che chiunque riteneva impossibile, un risultato inimmaginabile neanche lontanamente prima del suo palesarsi sotto gli occhi allibiti di ogninnoi: perdere queste elezioni.
Ma le responsabilità che ora gli competotno lo costringerebbero a doversi impegnare finalmente nella politica giuocata. Come gli Antichi: rappresentare, tutelare, mediare.
Il Nano dovrebbe invece risarcire l' IMU almeno a tutti quelli che lo hanno votato. La baggianata che lo avrebbe fatto da presidente del consiglio non sarebbe mai stata in piedi neanche con due etti di Biagra: è entrato in campagna rifiutando a priori tale carica dalla quale, tra l'altro, si era appena dimesso palesandone l' incompatibilità con la sua testa irrimediabilmente di minchia. Ora però tradirà di-prima la fiducia del suo elettorato costituito oramài da amnesici, ingenui ed analfabeti (tutti rispettabilissimi) ma anche da leccaculi e delinquenti (irrispettabilissimi) che insieme caratterizzano quasi un terzo di quegli italiani che si son presi la briga di mettersi calzini puliti per recarsi a votare.
Avrà la responsabilità di non far correre sangue in una Lombardìa popolata da leghisti cetriolati dallo stesso Maroni, con una lista personale grande il doppio del Catorcio di Pontida ma più piccola del PDL, quando le addizionali regionali si moltiplicheranno esponenzialmente a causa del progetto "75% di tasse al nord" ma, soprattutto, quando i Sestesi che, prima di sentirsi Italiani si sentono Lombardi, si recheranno sotto casa di Bòob per indurlo a ragionare in merito alla sua super-regione del cazzo e spiegargli che è chiamato a governare un territorio, non certo a cancellarlo dalle mappe.
Ma forse il peso più grave lo deve portare Grillo, perchè Grillo sono tanti e sono incazzati. Incazzati però non deve escludere umili, ovviamente nella giusta misura ed il Movimento, per avere un senso, deve crescere: lentamente quanto vuole ma deve crescere e scongiurare il pericoloso effetto fuoco-di-paglia che quasi tutti gli altri gli auspicano. Per crescere con umiltà dovrà saper spremere quello che di buono ci può essere anche da dove non te lo aspetti e, del resto, questa dovrebbe essere buona pratica anche per tutti gli altri e per tutta la Politica Giuocata, stando alla base dell' agoniato Cambiamento e della mediazione tra tutte le parti.
Roba da prfessionisti! Basterebbe prendere coscienza che la campagna elettorale è, per il momento, terminata: occorre scavalcare il centrocampo e fare un gol dietro l' altro: patriotta come Garibaldi, non imperialista come Fidel.
In ultimo le responsabilità dei Bastonati. Di Pietro rantola nelle sue dimissioni, sfoderando un modo certamente elegante (le dimissioni sono sempre un gesto elegante) di riconoscere errori di propaganda e di scelte puramente tattiche svelatesi nel valore di un due di spade con briscol'a coppe. Dovrà comunque rimanere solidale al popolo che ha lavorato al movimento che lui ha ideato e fondato; popolo che vuole continuare la sua azione di bonifica e controllo e che vuole ricominciare da 0.7 per tagliare i viveri al malaffare e contribuire gigantemente al progetto di sostenibilità economica, etica, politica ed ambientale che accomuna tante forze e parti sociali.
E Nicola? La responsabilità di non farsi digerire.
Vendola: non sparire.
Rappresenta raro esempio, nello scenario, di quell' equilibrio tra cultura, intelligenza, creatività e linguaggio che gli Italiani non vogliono certo perdere di vista. A lui il compito arduo di timonare lontano il piuppossibbile dai casini che si celano di là. Certamente il traino più importante nel tiro alla fune per evitare iceberg e monti sommersi. Non poco, non poco. Toccherà ricominciare da 2?
Sarà una passeggiata: tutto può succedere.