sabato 17 dicembre 2011

Il segreto dei canguri

Cronache di una dote di agilità.

E chissà se prim'oppòi
qualcuno si deciderà ad uscire dagli schemi per violare una regola troppo data per scontata che, con un grigio guarda-ràil, obbliga la comune via e, parlando al conducente, finalmente chiederà :
"ma dove minchia stiamo andando ?".
Ma veramente da bambini immaginavamo che la Vita fosse un grandioso affanno regolato solo da cifre di danaro?
o forse, candidi fanciulli, credavamo che ci aspettasse, da grandi, un vortice di trovate biricchine, rivelazioni, passioni da assecondare, gioie, invenzioni, giuochi, sfide ed affetti ? ed il mondo, un grosso giocattolone tutto da scoprire.
Ci troviamo qui, seduti sul giaciglio di un vulcano, chi seli è fatti e chi no, 'sticazzo di soldi, a prendercela col budello che insacca ricchi e poveri ed a esercitare il diritto di lagna perchè "così nonvà!".
Nel collettivo sopravvive solo l' eco dei soldi, fondi, incentivi, tagli, finanza, manovre..
Affetti, idee, passioni, voler crescere figli in un bagno di valori, godere in un ambiente grato per il rispetto che gli porti, sballarsi nel creare e plasmare il Futuro che abbiamo in prestito: biancherìa intima, aderente e personale, fuori da ogni programma elettorale, confinata nelle quotidiane lotte individuali.
Certo, innanzitutto preserviamo la banca centrale, salviamo l' €uro e domiamo lo sprèd. E prima che ci si accorga di quanto non ce ne possa fottere nulla, si fa l' ennesimo sacrificio per aiutare chi, abituato ad arricchirsi 1G€, si è ridotto ad arricchirsi solo di 0,998: pensa che shock !
Purtroppo tutti devono collaborare ".. ed anche i meno abbienti devono sacrificarsi..(G.Napolitano)". Di sicuro i meno abbienti meritano il max rispetto piuchemmài ora che anche chi lavora 10 h/gg può facilmente rientrare nella ormai eroica categoria. E, se la matematica non fa +2, tra quelli che rinunciano ad un quarto del loro stipendio il sacrificio lo fa chi già faceva già fatica a far campare la famiglia e non di certo chi è costretto a ripiegare ad un piedattèr più umile e spartano in cui portare la puttana.
O forse cominciamo ad essere stufi di salvare la Finanza ?
Quella internazionale, poi !
Finanza non è altro che speculazione; e speculazione resta una sempre più diffusa pratica per guadagnare senza aver prodotto nulla.
Speculazione stà a furto, come copulare stà a fottere.
Ecco che anzichè punire questi introiti (sarebbe eccessivo), il mondo mediaticante condona, ne agevola il regime fiscale e chiama tutti al sacrificio per preservarne il continuo incremento.
Al cittadino si conferma, appunto, lo stoico ruolo di popolo preservativo.
La finanza affligge con le sue falliche regole che alzano il prezzo di ciò che viene acquistato di più: l' opposto delle regole di mercato, quelle che dovrebbero interessarci ed essere urgentemente riesumate. Persino il proibizionismo si perpetua per aderire a tali sodomiche regole, sacrificando salute e sicurezza dei più deboli.
Le leggi della finanza hanno contagiato tragicamente il mercato: pane, benzina, attrezzature e beni dall' utilità più varia. Tutto partendo dal mercato immobiliare che ha agito da portatore sano in questo rapido e devastante processo. Quindi se un prodotto viene richiesto in quantità, anzichè ingrandirsi e creare lavoro, abbassare il prezzo, elevando la qualità (regola del mercato) si preferisce, nel migliore dei casi, alzare il prezzo di vendita e/o abbassare la qualità per guadagnare lavorando meno (regola della finanza).
Non dimentichiamo che i soldi sono stati inventati per facilitare il baratto, esigono da sempre tale nobile ruolo, repellendo quello di arma di distruzione di massa confermato nel 21° secolo.
Proviamo a tornare a correre e passeggiare spensierati anzichè continuare a saltare come ganguri ammaestrati:
serve svolta?
serve Rivoluzione.