martedì 8 gennaio 2013

Voto, ergo sum !

La tutela dell' Elettore.
Quando un elettore ti vota non deve essere solo perchè ti vuole bene ma anche perchè da te vuole essere rappresentato.
L' elusione di tale principio è anche una delle cause profonde del crescente astensionismo.
L' emergenza è restituire dignità alle poltrone del potere, trasformate da tempo in inutili e letali scorreggiatoi fini a se stessi; perchè dare per scontato che anche un solo cittadino si senta tradito dal sistema, è semplicemente mostruoso.
Se per scendere (scendere) in campo basta avere il privilegio di poter apparire in modo epidemico e col faccione sui muri, ciò che più manca, come in ogni ambito, è il controllo: anche il controllo di ogni istituzione e del suo operato.
Controllo non promesso negli spot ma seriamente esercitato da una corte ovviamente autonoma e controllata a sua volta.
Una commissione che certifichi e garantisca il voto di ogni parlamentare, mai più segreto; un istituto vigilante sull' effettivo rispetto dell' elettore che ha scelto il singolo deputato e del suo diritto di essere da esso rappresentato.
Per fare questo, ogni lista o partito politico deve depositare il suo statuto completo di linee ideologiche e programmatiche, in un atto costituente inderogabile per tutta la durata di una legislatura o modificabile in itinere solo dietro interrogazione popolare (tipo le primarie) e che dia forma chiaramente alla parte civile che vuole rappresentare.
Ciò dovrebbe certificare la posizione di ogni amministratore e la rappresentatività nei confronti del suo elettore, su ogni decisione presa, voto che non sarà più espresso accazzo ma fedele ad un codice ideologico dichiarato, a suo tempo, in campagna elettorale, e depositato ufficialmente da ogni partito.
Tale commissione avrà facoltà di esaminare, a richiesta, le motivazioni di ogni voto e l' attinenza di esso allo statuto della lista che occupa un qualsiasi seggio.
E' meno complicato di quello che sembra e, del resto, anche se costruire un buon ingranaggio non è mica semplice, questi dovrà poi girare in maniera impeccabilmente rotonda garantendo il buon funzionamento del meccanismo, in modo affidabile e senza altri pensieri.
Quando ogni deputato o consigliere o senatore o assessore risponderà con la responsabilità di ogni suo atto, il faccione di turno che cercherà maggioranza non sarà più obbligato ad andare al mercato per acquistare 90 kili di scilipoti ma potrà mediare politicamente (strano, e?) sui reali interessi delle parti civili e la priorità cadrà sulle emergenze reali in maniera automatica. Corruttori ed intimidatori che avanzeranno pretese, verranno liquidati con un timido "mi dispiace ma sono controllato".
Si auspica che accorgimenti di questo genere, associati a drastiche riduzioni delle indennità, possano contribuire seriamente a bonificare la politica, allontanando progressivamente i mangiammerda dalla funzione pubblica e restituendo la legittima sovranità al cittadino il quale forse un giorno potrà dire: "Mi dispiace ma io sono un cittadino e voi non siete un cazzo !".
Costituzionale, no?