giovedì 7 marzo 2013

Grillo - Bersani

Finalmente facciaffaccia.
Inedito e primo vero confronto post-elettorale tra Grlillo e Bersani.
AgoFeis è riuscito per tutti a riunire nel privè di un noto bar di Sesto, i due boss degli ultimi spogli, per metterli l'uno al cospetto dell' altro e vedere cosa ne può sortire. L' atmosfera non è per niente tesa: Grillo sfoggia il suo elegante casual con comodo ed avvolgente foulard ben arravuogliato sul collo, subito tolto forse solo per metterci a nostro agiuo, sotto una dentatura tesamente serrata e pronta a sorridere; pugni chiusi energicamente, per ostacolare il normale afflusso del sangue alle falangette.
Bersani si distingue invece con la sua casuale eleganza, impegnato distrattamente nella produzione di una barchetta di carta, anche per mettere a proprio agiuo gli interlocutori presenti.
_ AgoF:  grazie ad entrambi per avermi onorato accettando l' invito. Iniziamo per ordine di voti ottenuti. Beppe, quale potrebbe essere la prima emergenza che Bersani potrebbe condividere col tuo movimento?
_ Grillo:  Io con quello non ci parlo. Ma non vedi che è uno zombie? quelli vogliono solo mangiarti il cervello.
_ Bersani:  Mo guardati tu. Che mi sembri un albero dopo la raccolta delle olive.
_ G:  Ma non hai capito che sei un morto? Oramai la gente ha capito tutto; sei solo un povero demente.
_ B:  mo chi lo dice sa di esserlo!
A queste parole, con uno scatto fulmineo, Grillo strappa letteralmente di mano a Bersani la sua barchetta, dividendola in più pezzi che poi si getta alle spalle.
_ Bersani, ormai fuori di sè, esplode:  Non mi hai fatto niente, faccia di serpente. E non mi hai fatto neanche male: mo faccia di maiale!
_ G:  ah! ah! intanto non hai più la barchetta: pelato.
_ B:  e chissenefrega!? tanto non ci volevo mica giocare. Anzi, l'avevo fatta per voi: così impari. òh!
_ G:  A, è così? e io ti sputo!
Lo fa.
_ B:  Ha! ha! mi hai mancato. Non ci'hai neanche la mira, non ci'hai..
_ G:  non è vero: qualche goccia t'è arrivata.
_ B:  mo io non ho sentito niente. Ci'ho mica la barba come te, io, che sente tutto!
_ G:  specchio - riflesso
_ B:  mo ciccabùmma!!
E' a questo punto che Grillo, animato forse da qualcosa che lo ha infastidito, abbandona il privè, con gran classe ma senza salutare e, con passo affrettato, nel suo elegante casual ed il foulard avvolgente che tradiscono malcelato nervosismo, scompare dentro una densa nuvola di fumo bianco, materializzatasi dal nulla.
_ AF:  grazie
_ B:  prego
_ AF:  buonasera
_ B:  buonasera