domenica 5 dicembre 2010

EOLICO ? noo, disturba gli uccelli

Buona sera, sono V., navigando nella rete, ho trovato il suo video su you tube! Vorrei avere sempre se è possibile, informazioni su come progettare il generatore eolico. La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità.
Cordiali saluti
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Come certamente immagina non è semplice rispondere alla domanda. Il sistema ad asse verticale è tra i più temuti dagli anti-eolici (soprattutto filo-fossili e filo-nucleari), per la sua estetica, silenziosità, facile realizzazione a bassi costi, versatilità, ed efficienza a partire da velocità del vento molto basse, praticamente immune ai venti forti. Inoltre viene individuato come miglior soluzione nei contesti urbani data la sua indifferenza alla direzione del vento: funziona anche con semplici turbolenze o spostamenti d' aria e può trovare posto dal balcone alla cima di un condominio, lungo un viale veloce o un' autostrada.

Per quanto riguarda le vele un parametro di partenza può essere 1 KWp per 2mq di superfice di sagoma (poco meno di 1mq per vela). Ovviamente tutto va surdimensionato se il mulino viene installato in zone eolicamente depresse. Io stò a Sesto S.G.(MI), forse la zona d' Europa con meno vento, al primo piano e circondato da alti palazzi (una spece di incubo) e ricevo soddisfazione dal generatore per almeno 10-11 mesi/anno.
La forma delle vele (vista dall' alto) è stata ricavata in modo da offrire un profilo aereodinamico quando l' estremità è rivolta verso il vento. Il numero delle vele da me ritenuto il miglior compromesso è 3, poste con fuga all'asse per convogliare l' aria verso la vela che precede quella in fase attiva.

Per quanto riguarda l' alternatore la scelta cade su una macchina a flusso assiale (il rotore ha la forma di un disco. Tale scelta lascia aperta la possibilità di aggiungere più moduli, a mò di sandwich, rendendo espandibile la potenza del generatore. Ovviamente il rotore è a magneti permanenti. L' utilizzo dei potentissimi magneti al neodimio ( la parte più costosa del mulino ) permette di non utilizzare nuclei ferromagnetici negli avvolgimenti statorici eliminando l' effetto "a scatti" nelle partenze e azzerando il cut-in della macchina (momento lineare).
Il mio rotore (un solo disco) ha un diametro di circa 40 cm con 28 magneti da 4x2x2 cm (circa 100€) ....... Lo statore sarà costituito da 21 bobine ... L' energia prodotta è proporzionale all' area compresa e racchiusa dalle spire, al numero delle spire stesse, alla vicinanza del magnete (oltre che alla sua velocità) e alla sezione del filo smaltato ..... Io ho avvolto su un nucleo (di aria) di circa 4x2 cm, 200 spire di filo di rame smaltato da 1mmq creando bobine di circa 49 Wnom ciascuna.
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Ho concretizzato statore e rotore ispirandomi al metodo più diffuso anch in rete (eseempio), divertentissimo, che ingloba i componenti in colate di resina. ....

La realizzazione è molto stimolante ma richiede passione. Però può dare serie bastonate ai pupazzi dell' "eolico-no-brutto" spece ai meschini che si spacciano per ambientalisti e sostengono che i mulini deturpano il paesaggio più di una centrale a combustibili fossili o di un reattore nucleare; ignoranti o farabutti? non importa. Questa tecnologia è temutissima perchè il suo Watt può costare fino a un decimo dell' ottimo Watt fotovoltaico ma, soprattutto, può essere realizzato in scala domestica o condominiale, sodomizzando il dominio centralizzato che una centrale nucleare può avere sull' energia allo scopo di speculare economicamente e politicamente sulla dipendenza di ogni cittadino.
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I migliori saluti e a presto

Ago