domenica 18 settembre 2011

Bonifica del Pubblico Servizio

Sotto i nostri occhi sta avvenendo un importante processo che avremmo voluto meno selvaggio.
L' opera di privatizzazione di vere istituzioni, beni e servizi pubblici, già all' inizio, ci spaventava un po'. Ci chiedavamo se fosse giusto cedere l' arbitrio su monumentali patrimoni ed aziende, ereditati dai nostri avi nel corso di una Storia non breve ma lunga, nelle mani di privati dai cortomiranti obiettivi di lucro.
Cosa sta ora lucrando su quello che una volta erano i Pubblici Servizi?
Che senso avrebbe avuto cedere un acquedotto perchè perde, in modo che un' entità privata potesse ingigantire le bollette e poterla riparare ?
Se si devono elargire tariffe più grasse lo si può fare benissimo alla Pubblica Amministrazione in grado così di cambiare il tubo, senza però lucrarci o, peggio, specularci sopra.
Il fatto è che ad ogni privatizzazione segue sempre un finanziamento per la scuola privata, un incentivo per i trasporti, un contributo per la pubblica utilità o un salv'Alitalia che restituisce al mittente l' esborso della rilevazione, in modo che, del servizio privatizzato, il debito rimanga a carico del cittadino e gli incassi dei soliti pochi furbetti.
E' così che ingrassano i porci: mangiando tanto di tutto.
E' il trionfo del privilegio, il monumento alla stercofagogitazione!
E' il percorso verso la chiusura fallimentare di una Nazione.
Scuola, sanità, trasporti, comunicazioni, energìa. Secoli di costruttività collettiva saccheggiati in un colossale liquidatutto. ..E ancora..
Nella Scuola Pubblica viene licenziato il personale e vengono chiuse le strutture per risparmiare: alle scuole private, con l' ultima riforma, vengono elargiti un miliardo emmezz'all' anno in più.
La lista d' attesa di una visita specialistica che si attesta a 10 mesi ed oltre, si riduce a dieci giorni se paghi "convenzionato"(metà del costo della visita privata), scende squisitamente a due se la fai tutta privata, nello stesso identico ambulatorio della medesima struttura ospedaliera, dall' identico personale impiegato. Anche questa è privatizzazione?

Come si fa?
Se una legge finanziaria chiude i rubinetti ai trasporti si pensa ad una sola reazione che si sdoppia nella riduzione del servizio erogato e nell' inevitabile aumento delle tariffe (a Milano, per andare a Sesto S.G. ci vogliono ora 1,90 €). Colpa dei tagli del Governo, vabene.
Ma la cruda anomalìa del Sistema non era il fatto che paghino sempre gli stessi?
Se applichiamo il concetto ai servizi pubblici notiamo che la crisi di uno di questi va subito e direttamente a pesare su chi già lo utilizza e, quindi, lo finanzia da sempre e con gravosità crescente.
Per non far pagare sempre-gli-stessi il non-utilizzatore deve finalmente contribuire alla sponsorizzazione, ad esempio, dell' azienda tranviaria con un paio di €/mese (indicizzati al reddito) di addizionale regionale, incoraggiarsi a lasciare il suv nel suo boxdoppio ed utilizzare un servizio che sentirà più suo, con gli ovvi vantaggi di tutti.
Quello che rivogliamo è la Cosciènza del Servizio Pubblico: non più per i poveri ma di vitale importaza ed evoluta utilità per ogni cittadino.
Spalmare i costi di un pubblico servizio anche su chi non lo utilizza responsabilizza il cittadino infondendogli la estasiante sensazione del Possessore e può senz' altro far migliorare ed evolvere il servizio stesso che dovrà, sin da subito, essere impeccabile.
Oppure persistiamo sulla linea che lo Stato è Fesso mentre il privato ci sa fare? Registrare maggior efficienza nelle mani del privato ..?!?..
da non credere [non finisce qui!]