giovedì 29 settembre 2011

Ambiente ed Energìa

Haivoglia

Società di Ricerca e Sperimentazione
In un contesto che sempre più si conferma cecamente insostenibile e privo di sbocchi in ogni ambito (economico, sociale, politico, ambientale..) e ad ogni livello (comunale, regionale,statale, europeo..), è d' obbligo strutturare un sistema di raccolta, elaborazione, selezione e divulgazione di dati, parametri, progetti e idee per applicare quel nuovo che manca per potersi immaginare un futuro homo-compatibile, in modo libero, immune ad ogni pressione politica, prettamente tecnico e che garantisca il Cittadino nell' investimento sui buoni propositi.
Nell' ambito energetico-ambientale tale Ufficio o ministero, occupandosi degli opportuni rilievi, dovrà valutare il tutto con estrema competenza e studio del dettaglio per trasformare delle mere prove tecniche in vera sperimentazione sia per quanto riguarda le innovazioni teorizzate che per quelle già messe in atto, stimandone, in maniera certa e realistica, il decisivo rapporto costi/benefici.
Esso può diventare in breve uno strumento vitale per stabilire la dimensione di incentivi nell' edilizia ad alta efficienza, proseguire nella promozione dell' energìa geotermica, donare inedita agilità all' insediamento del fotovoltaico ed osare nella creazione di novità come la rete di Trasporto Pubblico delle Merci.
E' su questa piattaforma che poggeremo i piedi per occuparci, ad esempio, della risorsa più furba e rinnovabile: l' Efficienza Energetica.

Illuminazione pubblica.

Restare allineati con lo sviluppo di un settore tecnologico tutto rivolto all' incremento dell' efficienza, è una condotta obbligatoria e che si ripaga da sè.
Una lampada come quelle ai vapori di sodio di ultima concezione può consumare il 65% in meno rispetto ad una obsoleta (ad alta pressione) dello stesso tipo.
Particolare attenzione è però dovuta alla tecnologia LED la quale, già allo stato attuale, è in grado di garantire:
- elevata efficienza con un minor consumo energetico ed una resa luminosa costante nel tempo;
- una lunga durata, stimata in una dozzina di anni che riduce drasticamente i costi di manutenzione;
- un flusso luminoso, rispetto all’ illuminazione tradizionale, maggiore e meglio orientato;
quest' ultima caratteristica permette anche la drastica riduzione dell' inquinamento luminoso (il romantico cielo notturno, tipicamente di colore viola scuro) e naturalizza lo studio del miglioramento di pali, parabole e potenze applicate nei contesti specifici.
- si presta alla sostituzione delle lampade dei semafori (minimo 1 KW/h ogni incrocio) con conseguente incremento anche della sicurezza stradale, sempre grazie alle caratteristiche del flusso luminoso;

Un altro dispetto ai gas-serra ed ai riscossori di bollette energetiche sarà la riduzione del flusso di corrente durante le ore disabitate tramite accorgimenti dal costo basso e con rapido rientro (temporizzatori o rilevatori di movimento).
Una rete di illuminazione pubblica non si può certo affidare all' accensione selvaggia degli interruttori crepuscolari.
Nel terzo millennio essa va gestita col massimo criterio possibile.
Vale quindi la pena mettere allo studio ed in pratica un sistema, già positivamente sperimentato, di telecontrollo delle reti e degli impianti per illuminare ottimizzatamente quando e quanto serve, grazie ad un sistema di sensori ed una gestione automatica del servizio.
Se estesa ai quei semafori sopravissuti alle rotatorie, tale gestione, rilevando e sincronizzandosi sui movimenti in strada, può aiutare in maniera decisiva a ridurre ingorghi di traffico e relative emissioni.

Eolico Urbano.
Altro esempio sarà la mappatura eolica specifica della città nei suoi luoghi, altezze e momenti stagionali creando, ad un costo irrisorio, una preziosa banca dati per ottimizzare i sistemi di estrazione di energia dal vento anche su scala rionale, condominiale o domestica sgretolando quella malainformazione e quei luoghi comuni che favoriscono solo gli spacciatori di CO2.
Una mappa siffatta, tenuta sempre aggiornata nel corso degli anni, insieme ai parametri di fattibilità ed economicità della realizzazione di un generatore eolico di qualsiasi dimensione, metterà a dura prova il sabotaggio, anche involontario, perpetrato da frasifatte come ".. non c'è vento.." o " ..troppe turbolenze in città..", fornendo un preciso piano di rientro al cittadino che volesse investire in questa tecnologia.
I vantaggi a breve e, soprattutto, lungo termine dello sviluppo dell' Eolico Urbano sono ingigantiti dal carattere pionieristico che lo distinguono perchè, oltre che migliorare il panorama energo-ambientale, apre le porte ad un settore artigianale (produzione ed installazione) libero ed assetato, infligge un calcio negli stinchi alla centralizzazione del monopolio energetico e renderebbe la Città un leader esemplare per altri comuni, anche i più geograficamente distanti, con grande rientro divulgativo e pubblicitario.

Un giacimento di carburanti.
Carburanti che da sempre gettiamo con relativi costi di smaltimento.
Giaciono celati ai nostri occhi nei liquami fognari, sottoforma di biogas (60% metano), e nei rifiuti solidi urbani (RSU) nelle possibili forme di alcool, biogas, biodisel o combustibile solido.
Quest' ultimo sarebbe facilmente estraibile con un trattamento meccano-chimico a freddo ed inodore che restituirebbe il 70% di un CDR (combustibile da rifiuti) di ottima qualità, pulito e dall' alto potere calorico, con il restante materiale già separato tra plastica, metalli, vetro ed inerti (vedi trattamento THOR).
Per estrarre metano invece, si pensi che basta riempire un contenitore col materiale organico, coprirlo con un telo impermeabile e pompare fuori il prezioso gas che vi si forma (digestione anaerobica). Già tante aziende di allevamento producono, usano e vendono energia, estraendola dai liquami provenienti dalle stalle, ottenendo come scarto del processo un inerte naturale ed ottimo per l' agricoltura.