La sindrome del chiodo
Basta con lo stupirsi davanti al notiziario che ci intrattiene con gesti disperati, a volte estremi, e non voler constatare che ci sono persone nella Comunità che considerano lo sparare in faccia a qualcuno o il suicidio all' equitalia non solo un' azione giustificata ma, nella loro mente ormai invasata, l' unica da farsi.La Sindrome del Chiodo richiama l' esperienza del martello che si avventa sul pollice del malcapitato con l' esuberante energìa che era destinata alla testa di quel cazzo di chiodo da piantare.
Ma se ci si può, per natura, fare una ragione per qualsivoglia dolore fisico, la reiterazione di una botta sempre nello stesso punto implica risvolti psicologici molto pericolosi.
La sindrome del chiodo può essere solo prevenuta con un non-utopico controllo del martello.
Fottutissimo martello che può materializzarsi nelle pressioni contronatura di ciò che si arroga la facoltà di gestire i propri simili.
L' impressione che emerge è sempre più quella che la Legge venga illegittimamente adoperata, come strumento infernale, da entità attualmente fuori da ogni controllo.
Lo schema è in grossetto: mentre ti spremo come un limone, ti rendo dipendente da quello che più ti manca.
"Hai bisogno? beèeeee, costa tanto!"
Teresa L. di Brindisi scrive:
"... tra un tipo A con la testa a posto, regolare, calcolatore, premuroso, sempre attento ed un tipo B semplicemente una testa-di-cazzo, quale dei due potrebbe essere Dio?
Credo che essere indecisi tra i due tipi sia espressione di profonda devozione ed amore nel Divino ..."
Che ne è di noi quando si vuol comunque dare un senso, anche forzatamente, a situazioni che la nostra mente tenderebbe, nella sua semplicità, a sdoganare come ingiuste o machehoffattodimale, nella perenne ed inevasa attesa di un riscatto finale che quasi mai si materializza se non sottoforma di inconsulti gesti ?
Esiste sempre almeno una soluzione!
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