martedì 11 maggio 2010

Allora diciamole tutti un paio di cazzate



MILANO -
"I clandestini che non hanno un lavoro regolare normalmente delinquono". Lo ha affermato il sindaco di Milano, Letizia Moratti, intervenendo ieri al convegno all'Università Cattolica "Per un'integrazione possibile".
La sigrora Sindachessa sa benissimo che uno straniero con permeso di soggiorno che lavora, regolarmente e molto più ricatabilmente, per anni e anni in maniera continuativa diventa, perdendo detto lavoro, automaticamente clandestino e quindi fuorilegge da espellere. Nel convegno di cui sopra fa addirittura notare che è il clandestino onesto ad essere espulso dato che non ha processi in corso.
Come si può biasimarLa quando sostiene che, colti in flagranza di reato i delinquenti devono assumersi ogni responsabilità ? Allora prima di riempire le sale di paroloni vuoti come noci putrefatte dovrebbe, on. Moratti, come minimo nascondersi dalla scena a testa china dato che colta in flagranza è stata condannata, nel marzo 2009, di abusi relativi al caso degli "incarichi d'oro" di cui deve ancora render conto e risarcire i 57000 euro al Comune di Milano più i danni arrecati ai vari soggetti da Lei forzatamente prepensionati. Quindi prima di sparare frasone imparate malamente a memoria e che possono riguardare chi il Lavoro lo conosce e lo sperimenta realmente, Le consiglio, on. Moratti, di inchinarsi con rispetto davanti a tali persone e di alzare nettamente la media delle sue presenze in Seduta di Consiglio (9 in due anni) oppure, ancora meglio e più coerente, auto espellersi tornandosene in Liguria, tra l'altro splendida terra.
Ecco un volgarissimo cittadino della tanto temuta Rete che Le da una semplicissima dritta per governare: ogni volta che vuoi punire dei cattivi, occorre al tempo premiare dei buoni. Mi sembra abbastanza elementare. Vita difficile a chi delinque, strada un po' meno ostica a chi ha dimostrato con anni di lavoro le sue oneste intenzioni.
Ma forse è un concetto troppo complesso...