venerdì 14 maggio 2010

"Draquila": osservato il silenzio radio

Tre minuti di applausi in stending, il presidente del Festival sul palco, come Vittoria Mezzogiorno, per complimentarsi con la Guzzanti, l' associazione "Cento Autori" fortemente solidale, un successo (fuorigara ) tutto Italiano, evento della giornata di Festival ...
Non è assolutamente mia intenzione recensire il documentario ma solo far notare che nell' edizione serale del TG5, nel trafiletto relativo al Festival è stato menzionato di tutto tranne l' evento Italianissimo della giornata. Un' esuberante e frivola passerella di gnocca e nessun riferimento alla splendida Sabina, manco fosse il TG4; questo tinge con colori un tantino tristi l' immagine che ne esce del nostro Paese.
Che il Popolo Mediaset sia frivolo e facilmente eccitabile ?
Oppure che il mancato invito a Bondi ad assistere alle proiezioni abbia generato collera !?
Sicuramente è un modo alquanto collaudatamente ingenuo di comunicare ad un pubblico che certamente meriterebbe di più anche se purtroppo, a quanto pare, in molti casi tale metodo possa far presa ( vedi risultati elettorali ).

Non parlerei neanche di faziosità: solo la pretesa di convincere dei presunti idioti (così, spesso, viene considerato il pubblico ) impegnando pochissimo sforzo intellettivo, dato forse il prevalente deficit di un qualsivoglia pensiero ideologico.
Noi siamo certamente degni di qualcosa di più idoneo e siamo anche in grado di apprezzare e criticare ciò che abbiamo intorno ( e la rete deve rimanere strumento e palco di questa bellezza: non facciamocela portar via ).
Siamo ben consapevoli che la TV debba attenersi al suo unico e inconfutabile ruolo di spettacolo ed intrattenimento e che la realtà ce la possiamo ricavare da noi con libere ed autonome valutazioni, proprio perchè i miei patrioti non sono tutti limitati come si pretende di trattarli. Ogni piccola censura è la più forte autodenuncia e, presto o tardi, è destinata a falciare chi la pratica come un boomerang impazzito.
(Gessy, Bergamo)